Del 16 de febrero al 25 de mayo de 2022, todos los miércoles (excepto el 13 y 20 de abril), de 15 a 16.30 horas, las Facultades de Teología y Derecho Canónico organizan el Curso optativo (4 ECTS) Movimientos eclesiales: una realidad en camino. El servicio del derecho eclesial.
Para información e inscripciones: teologia [at] pusc.it (Fac. Teología) | canonico [at] pusc.it (Fac. Derecho Canónico)
From February 16 to May 25, 2022, every Wednesday (except April 13 and 20), from 3 to 4.40 pm, the Schools of Theology and Canon Law organize the Optional Course (4 ECTS) Ecclesial Movements: a reality on the way. The service of ecclesial law.
For information and registration: teologia [at] pusc.it (School of Theology) | canonico [at] pusc.it (School of Canon Law)
Dal 16 febbraio al 25 maggio 2022, ogni mercoledì (esclusi il 13 e 20 aprile), dalle ore 15 alle ore 16.40, le Facoltà di Teologia e Diritto Canonico organizzano il Corso opzionale (4 ECTS)Movimenti ecclesiali: una realtà in cammino. Il servizio del diritto ecclesiale.
L'attività è divisa in due parti: fondamenti teologici e magisteriali (identità, caratteristiche specifiche, missione, relazione dei movimenti con le Chiese particolari) e taglio giuridico (configurazione canonica dei movimenti, condizione giuridica dei membri, governo e formazione, prevenzione e correzione di abusi).
La partecipazione è gratuita per gli studenti delle altre Università Pontificie secondo le condizioni dell'Accordo di mobilità tra Atenei aderenti alla CRUIPRO.
Il corso si svolge in modalità presenziale oppure online (senza diritto a crediti e voto finale).
Per informazioni e iscrizioni: teologia [at] pusc.it (Fac. Teologia) | canonico [at] pusc.it (Fac. Diritto Canonico)
Karl R. Popper (1902 – 1994) e Thomas S. Khun (1922 – 1996), due tra i più influenti filosofi della scienza del secolo scorso. Due continenti a confronto: anglo-austriaco il primo, statunitense il secondo. Percorsi professionali e di vita diversi, tra aspirazioni musicali, psicologiche e filosofiche, Popper, la carriera da fisico, Khun. I due si trovano impegnati in un dialogo che darà vita ad uno tra i dibattiti più accesi ed interessanti del secolo scorso.
I due filosofi sono affascinati dalla questione del progresso scientifico: in che modo la conoscenza scientifica progredisce? La loro attenzione è rivolta soprattutto al metodo della scienza: in che modo la scienza avanza? Entrambi i filosofi ritengono che la scienza progredisca per sostituzione: vecchie concezioni della realtà vengono “rimpiazzate” da nuove teorie scientifiche. Tra il vecchio e il nuovo vi è incompatibilità: il nuovo sostituisce il vecchio. È sufficiente fare un piccolo “zoom-in” per rendersi però conto delle differenze che intercorrono tra le concezioni dei due studiosi.
Per Khun, la scienza non è tutta “uguale”. Il fisico statunitense distingue tra «scienza normale» (normal science) e «scienza straordinaria» (extraordinary science). La prima è l’attività scientifica di tutti i giorni, per così dire, che per Khun costituisce la maggior parte dell’attività scientifica. La «scienza straordinaria», invece, come la parola stessa suggerisce, costituisce una parentesi eccezionale. Il cammino della scienza sarebbe, quindi, un continuum («scienza normale») lungo il quale si darebbero brevi “intermittenze” («scienza straordinaria»). Mentre nei periodi di «scienza normale», gli interrogativi degli scienziati - i «research problems» in gergo tecnico - non metterebbero in discussione la macro-teoria esistente, anzi proprio da quella muoverebbero, nei periodi di «extraordinary research» gli esperimenti sarebbero rivolti invece a validare, o rigettare, le teorie esistenti.
Per Popper, al contrario, gli esperimenti scientifici sono sempre diretti a mettere in crisi la teoria esistente. Per il filosofo inglese, infatti, il discorso scientifico è sempre un dibattito intorno ai fondamenti. Il punto di demarcazione tra i due pensatori è molto profondo e riguarda la definizione stessa di razionalità. Popper ha in mente la razionalità critica («critical discourse») dei filosofi presocratici. Si tratta di una razionalità che tutto e liberamente mette in discussione, e dunque anche i fondamenti. Questo tipo di razionalità, secondo Popper, si oppone all’atteggiamento di preservazione di una dottrina (più vicino ad un fideismo), perpetuato ad esempio dai filosofi pitagorici. Khun, dal suo canto, ritiene invece che esattamente il superamento di questa razionalità abbia permesso la nascita di un discorso scientifico. In parole povere: proprio il superamento di un discorso critico sui fondamenti rende possibile la costruzione dell’ “edificio” del sapere scientifico; altrimenti non vi sarebbe mai progresso, bensì continuo ri-cominciare. Effettivamente, le due visioni non potrebbero essere più distanti di così. Eppure, proprio in una loro sintesi fiuto possa trovarsi la verità più completa…
Il dibattito tra Khun e Popper, e il loro lavoro magistrale di uomini innamorati della verità, pone tanti interrogativi: come progredisce la scienza? La scienza è sempre rivoluzionaria? Qual è l’atteggiamento saggio di un uomo di scienza?
Il dialogo continua con la Prof.ssa Marta Bertolaso, professoressa di filosofia della scienza e sviluppo umano presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma.