Lo scorso 14 gennaio 2021, il Cardinale George Pell, Prefetto Emerito del Segretariato per l’Economia in Vaticano, ha partecipato al webinar Creating a Transparent Culture in the Catholic Church, organizzato dal Program of Church Management e dal Global Institute of Church Management. Nel suo intervento, il cardinale ha affrontato alcuni punti chiave di come la Chiesa debba perseguire la trasparenza.
“Il denaro è una cosa contaminata in grado di affascinare gli uomini di chiesa. […]
È un tiranno che prosciuga i nostri cuori e distorce la nostra vista,
allontanandoci da ciò che il Vangelo ci invita a fare”*.
La trasparenza fa luce in ogni situazione, anche in quelle negative. Per affrontarle c’è “bisogno di onestà ed efficienza, di concetti quali il servizio e la comunità”, perché “se c’è un problema è bene saperlo” - ha affermato il cardinale. Molti dei problemi che la Chiesa ha vissuto negli ultimi anni sarebbero stati infatti evitati o quantomeno risolti prima se si fosse favorita la trasparenza, per il bene dei fedeli.
Da Prefetto del Segretariato per l’Economia, l’arcivescovo emerito aveva già avviato un’importante riforma nella gestione delle finanze vaticane, con l’appoggio di Papa Francesco: “se implementata correttamente, rappresenta un enorme progresso”. Ogni istituzione ecclesiastica (che si tratti di una diocesi, di una parrocchia, di una scuola cattolica, ecc.) deve adottare una politica chiara rispetto alle proprie finanze, fornendo report regolari. Senza nulla togliere al ruolo dei vescovi e degli arcivescovi, il cardinal Pell ha invitato gli stessi ad avvalersi delle indicazioni del loro consiglio finanziario, che dovrebbe essere costituito nella maggior parte da laici esperti. La Chiesa, infatti, può contare su un “numero di persone meravigliosamente competenti, pronte a prestare gratuitamente i loro servizi alla Chiesa”.
Il cardinal Pell ha anche affrontato la necessità di audit eseguiti da gruppi indipendenti: “C’è una stretta connessione tra l’incompetenza e il furto”. Rendere conto dei soldi donati con generosità dai fedeli è infatti un dovere che la Chiesa è chiamata a rispettare: quel denaro va adoperato per gli scopi per cui è stato donato, e non per speculazioni o per coprire altre spese.
Il cardinale è stato ideatore del Program of Church Management nel 2016 e lo ha sostenuto sin dalla sua prima edizione nel 2018. Nel concludere il webinar, Sua Eminenza ha sottolineato la necessità che vi siano nella Chiesa “leader laici esperti nella gestione del denaro, in grado di fare le domande giuste e ottenere risposte adeguate”. Anche i sacerdoti dovrebbero ricevere una formazione manageriale essenziale, affinché siano capaci di delegare e supervisionare con sapienza e competenza se il patrimonio della Chiesa sia gestito in maniera responsabile e trasparente.
Il video del webinar è disponibile qui.
* Questa e le successive citazioni sono traduzioni nostre dall'originale.