Instituto de Liturgia
1° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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J512 | Letture di teologia liturgica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Boquiren Estacio | 3 |
J552 | Letture di teologia liturgica II Vedi primo semestre. |
Díaz Dorronsoro | 3 |
LATL | Latino Liturgico Il corso intende inizialmente chiarire il livello delle conoscenze degli studenti per morfologia e sintassi. Le lezioni si svolgeranno a partire da un testo di liturgia occidentale, romana o non romana. Il docente guiderà gli alunni nella identificazione delle diverse tipologie di testo liturgico per poi passare alla esercitazione pratica. Strumento di ogni lezione sarà quindi una grammatica latina (in una lingua a scelta) e un vocabolario di latino, classico e medievale. Sarà quindi analizzata a partire dai testi la morfologia, la Sintassi dei casi e del verbo con le necessarie nozioni essenziali di sintassi del periodo. Esercitazioni: spiegazione, lettura (pronuncia), analisi scritta, traduzione e commento di testi liturgici del depositum euchologicum, romano e occidentale non romano. |
Bonomo | 6 |
EBBL1 | Ebraico biblico 1 Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre testi della Bibbia Ebraica, principalmente narrativi. 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Ortografia e fonetica. 2) Articolo, preposizioni, sostantivi, aggettivi; catena costrutta; suffissi pronominale. 3) Le "forme" verbali (binyanim) attivo-causative (Qal, Piel, Hifil), nei diversi "modi" e "tempi"; i suffissi di oggetto diretto. 4) Nozione essenziali di sintassi ebraica (sequenza narrativa, proposizioni temporali, finali ecc.). |
Henríquez | 7 |
GRBL1 | Greco biblico 1 Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’greco biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre frasi elementari in greco come pure versetti scelti del Nuovo Testamento. 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Fonetica: alfabeto, pronuncia, traslitterazione. 2) Sistema nominale: la flessione di sostantivi, aggettivi e pronomi. Articolo, preposizioni, congiunzioni e avverbi frequenti. 3) Sistema verbale: verbi della coniugazione tematica al Presente (indicativo, imperativo, infinito, participio); all’Imperfetto (indicativo); al Futuro (indicativo,); al Aoristo (indicativo, imperativo, infinito, participio) nelle diatesi attiva e media. 4) Nozioni basilari di sintassi greca. |
Henríquez | 7 |
LALT | Latino per la licenza in Teologia Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli. |
Pirrone | 6 |
J412 | Teologia liturgica fondamentale div.Section1 { page: Section1; I. Introduzione. Che cosa è la liturgia? Senso e finalità della teologia liturgica II. La mediazione rituale della salvezza e le radici ebraiche della liturgia. III. La pienezza del culto: Gesù e il culto in Spirito e Verità. IV. L'obbedienza della Chiesa ai comandi rituali di Gesù lungo la storia. |
Rego Barcena | 3 |
J652 | Storia della liturgia romana «Il Mistero celebrato nella Liturgia è uno, ma variano le forme nelle quali esso è celebrato» (CCC 1200). Si studieranno le diverse forme lungo la storia, specie nella liturgia romana, inquadrate nel loro contesto culturale, sociologico e storico, tenendo conto dello sviluppo della teologia dogmatica sulla liturgia. I temi principali: 1. La formazione dei primi libri liturgici. 2. Il passaggio della liturgia romana al mondo franco-germanico. 3. La liturgia romana dalla riforma gregoriana fino alla liturgia secondo l’uso della Curia romana. 4. L’unificazione liturgica promossa dal Concilio di Trento. 5. Il “Movimento liturgico” e il Concilio Vaticano II. |
Ginter | 3 |
J492 | L’anno liturgico: il mistero di Cristo nel tempo P { margin-bottom: 0.25cm; } La Chiesa vive e celebra la liturgia nello spazio dell'anno» (Giovanni Paolo II, Tertio millennio adveniente, 10). Infatti la liturgia, celebrazione del mistero di Cristo nel tempo della Chiesa, si dispiega secondo un ritmo annuale: «nel corso dell'anno distribuisce tutto il mistero di Cristo dall'Incarnazione e dalla Natività fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore» (Concilio Vaticano II, Sacrosanctum Concilium 102). L’anno liturgico si costituisce così come il dispiegarsi dei diversi aspetti dell’unico mistero pasquale di Cristo. D'altra parte, nella liturgia il ciclo annuale dell’esistenza umana diventa anno liturgico, celebrazione del mistero di Cristo nel tempo; l’anno liturgico è dunque la mediazione sacramentale –manifestazione, presenza e comunicazione– del mistero di Cristo in quanto avvenimento storico, accaduto nel tempo. 1. L'Anno liturgico: storia e contenuto di una nozione. - 2. Dal sabato alla domenica. - 3. La celebrazione annuale della Pasqua. - 4. Il tempo della manifestazione del Signore. - 5. Il tempo ordinario e le sue feste cristologiche. - 6. Maria e i santi nella celebrazione del mistero di Cristo. |
Gutiérrez Martín | 3 |
J522 | Il "Missale Romanum": studio teologico-liturgico L’Eucaristia è al centro della vita della Chiesa, è al centro della liturgia. «Essa porta indelebilmente inscritto l’evento della passione e della morte del Signore. Non ne è solo l’evocazione, ma la ri-presentazione sacramentale. È il sacrificio della Croce che si perpetua nei secoli» ( EDE 11/1). L’estrema luminosità del Mistero eucaristico si manifesta nella sua celebrazione. Sotto il profilo teologico-liturgico essa richiede una disamina completa del suo sviluppo, dall’inizio alla fine, che sarà l’oggetto della prima parte del trattato, seguendo il paradigma della Messa con il popolo. Nella seconda parte del trattato saranno esaminate altre due forme: la concelebrazione e la Messa a cui partecipa un solo ministro; inoltre la Comunione fuori della Messa e il culto eucaristico, anch'esso fuori della Messa. La trattazione, come per gli altri sacramenti, riguarderà il Rito romano. Punto di riferimento continuo sarà pertanto il Missale Romanum nella sua ultima edizione tipica. L’oggetto di studio non è propriamente il libro in se stesso, ma la Messa in quanto celebrata, donde l’attenzione particolare al libro liturgico, ma sempre in vista della realtà della celebrazione. L’approfondimento teologico richiederà, naturalmente, che si tenga conto della storia della celebrazione, come anche di tutte le altre prospettive necessarie per l’adeguata comprensione dei diversi elementi rituali della Messa nel loro duplice aspetto gestuale e verbale. |
Zaccaria | 3 |
J682 | Teologia e Architettura dello spazio liturgico La celebrazione liturgica attualizza la Salvezza di Dio nello spazio-tempo degli uomini. Lo spazio liturgico cristiano è una realtà teologica: elemento di mediazione simbolica dell’economia sacramentale, luogo e strumento dell’azione divina. Lo spazio liturgico si definisce visibilmente a partire da un intreccio di elementi simbolici: la comunità cristiana quale tempio di pietre vive, con il suo dinamico agire rituale; l’ambiente materiale che accoglie l’assemblea (abitualmente identificato con gli edifici di culto); gli elementi materiali simbolici coinvolti nelle celebrazioni (luoghi celebrativi e suppellettili). Questo insieme di elementi sarà oggetto di studio durante il corso, sotto i profili biblici, storici, rituali e artistici. Si esaminerà lo spazio della celebrazione come realtà “viva”, coinvolta direttamente nella celebrazione. La riflessione teologica sarà sempre accompagnata dalla prospettiva architettonica. Particolare attenzione sarà posta in questo passaggio dall’evento celebrato alla realizzazione artistica. Essa diventa elemento essenziale per il percorso dell’uomo verso Dio percorrendo la via pulchritudinis. |
López Arias | 3 |
J572 | La Liturgia delle Ore Il corso, prendendo avvio da un’indagine sul senso del pregare nel tempo nei testi vetero e neotestamentari, percorrerà, a partire dalla Chiesa delle origini, alcuni modelli con i quali la comunità cristiana ha attuato l’invito del Signore a pregare incessantemente. L’esame della riforma dell’Ufficio Divino operata dal Concilio Vaticano II e dai successivi documenti attuativi sarà condotto con una particolare attenzione all’intreccio delle tematiche cristologiche ed ecclesiologiche che la caratterizzano. |
Lameri | 3 |
K152 | Ecclesiologia liturgica Il rapporto tra Chiesa e Liturgia, tra Liturgia e Chiesa, è stato riscoperto e ricuperato nella cornice del rinnovamento liturgico ed ecclesiologico del XX secolo. Il corso riprende i momenti fondamentali di questo percorso in ambito storico, teologico-liturgico, ecclesiologico e magisteriale nel lungo periodo che va dagli albori del secolo scorso fino al periodo postconciliare. |
Rio García | 3 |
M362 | Archeologia e arte paleocristiana a Roma La città di Roma ha giocato un ruolo essenziale nello sviluppo e nella diffusione del cristianesimo primitivo, e allo stesso tempo, già dall’età imperiale, l’arte e l’architettura promossa in essa sono stati un esempio e modello per le altre città dell’impero. È per questa ragione che l’approssimazione all’archeologia e all’arte paleocristiana di Roma risultano fondamentali per la conoscenza di questi aspetti in tutto l’orbe cristiano. La materia prevede lo svolgimento di lezioni sia in aula che nei principali luoghi e monumenti paleocristiani della città di Roma, in modo che gli studenti acquisiscano una conoscenza globale, e non soltanto teorica, dell’archeologia e l’arte paleocristiana. Il corso sarà diviso in quattro grandi aree tematiche: 1) Città e architettura; 2) I luoghi di culto; 3) Aree cimiteriali e devozione ai martiri; 4) Arte e iconografia paleocristiana. |
Domingo | 3 |
O036 | Church as Mystery, Communion and Mission. Lumen gentium 60 years after |
Goyret | 2 |
O037 | International Seminar “Unitatis Redintegratio” |
Goyret | 1 |
S549 | Liturgia episcopale Alla luce dei documenti magisteriali e dei libri liturgici si presenta il Vescovo, primo dispensatore dei misteri di Dio nella Chiesa particolare a lui affidata, vera guida, promotore e custode di tutta la vita liturgica. In un secondo momento tramite un studio storico, teologico e liturgico-pastorale sulle celebrazioni liturgiche presiedute dal Vescovo viene presentata la vita liturgica della diocesi intorno al Vescovo come speciale manifestazione della Chiesa (cf. SC, 41). Per rendere possibile questo lavoro risulta fondamentale la conoscenza del Caeremoniale Episcoporum del quale viene studiato anche il suo significato e valore nell’insieme della riforma liturgica del Vaticano II. Per ultimo viene considerata la riforma delle celebrazioni pontificie dopo il Concilio Vaticano II e il suo influsso sulle chiese particolari. |
Reyes | 3 |
S562 | Cura e pastorale degli infermi |
Ruppi | 3 |
2° Semestre
Codice | Nome | Docente | ECTS |
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J512 | Letture di teologia liturgica I Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica. |
Boquiren Estacio | 3 |
J552 | Letture di teologia liturgica II Vedi primo semestre. |
Díaz Dorronsoro | 3 |
J622 | Metodologia teologico-liturgica pratica Il corso fornisce strumenti pratici per condurre ricerche teologiche, con un focus sulla teologia liturgica, supportando gli studenti dell'ultimo anno della specializzazione nella realizzazione della tesi di licenza. Gli obiettivi includono la trasmissione dei principi generali della ricerca teologica e liturgica, aiutando a definire il tema, sviluppare la metodologia e gestire le fonti necessarie. I contenuti coprono vari aspetti, tra cui: differenziazione tra tesina, tesi e altri testi accademici; metodologie per ricerche rituali, storiche, sistematiche e sull'autore; uso delle fonti come libri liturgici, riviste, manuali e dizionari; tecniche di ricerca bibliografica con cataloghi e database; organizzazione e redazione di schede bibliografiche; progettazione e strutturazione di una tesi; tipi di argomentazione e stesura della tesi; uso di programmi di scrittura per formattazione e impaginazione e tecnologie online di supporto alla ricerca. Il corso si sviluppa attraverso lezioni pratiche ed esercitazioni in aula. La valutazione si basa su esercizi periodici e un elaborato finale consistente nella stesura di un ipotetico progetto di tesi. |
López Arias - Catellani | 3 |
LATL | Latino Liturgico Il corso intende inizialmente chiarire il livello delle conoscenze degli studenti per morfologia e sintassi. Le lezioni si svolgeranno a partire da un testo di liturgia occidentale, romana o non romana. Il docente guiderà gli alunni nella identificazione delle diverse tipologie di testo liturgico per poi passare alla esercitazione pratica. Strumento di ogni lezione sarà quindi una grammatica latina (in una lingua a scelta) e un vocabolario di latino, classico e medievale. Sarà quindi analizzata a partire dai testi la morfologia, la Sintassi dei casi e del verbo con le necessarie nozioni essenziali di sintassi del periodo. Esercitazioni: spiegazione, lettura (pronuncia), analisi scritta, traduzione e commento di testi liturgici del depositum euchologicum, romano e occidentale non romano. |
Bonomo | 6 |
EBBL2 | Ebraico biblico 2 Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e sintassi dell'ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre brani narrativi della Bibbia Ebraica (il corso prevede lo studio di capitoli scelti di alcuni libri storici dell'AT). 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Le "forme" (binyanim) passivo riflessive del verbo forte (Nifal, Pual, Hofal, Hitpael). 2) I sette "binyanim" dei verbi deboli: I-III Alef; I Nun; I-Yod; III-He; II-Waw/Yod; Geminati. 3) Approfondimento della sintassi ebraica. |
Henríquez | 7 |
GRBL2 | Greco biblico 2 Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e di sintassi del greco del Nuovo Testamento. 2) Leggere e analizzare brani scelti dei vangeli (l'ultima parte del corso sarà dedicata allo studio dei cc. 8–20 del vangelo di Matteo). 3) Acquisire un vocabolario di base. Contenuti: 1) Verbi della coniugazione tematica al Presente, all’Imperfetto, al Futuro e al Aoristo nella diatesi passiva. 2) Il sistema del Perfetto (e piuccheperfetto) nelle tre diatesi. 3) Il modo Congiuntivo (al Presente e all'Aoristo) nelle tre diatesi. 4) I verbi della coniugazione atematica. |
Henríquez | 7 |
LALT | Latino per la licenza in Teologia Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli. |
Pirrone | 6 |
E672 | Liturgia e antropologia I. Il rito: storia di una crisi e di una riscoperta. II. La forma rituale: genesi e determinazione. La domanda sull'origine della ritualità. La determinazione della forma dell'atto di culto. III. L'attuazione della forma rituale. La forma rituale in atto e la sinergia dello Spirito. Caratteristiche dell'agire nell'economia sacramentale. Dalla liturgia filiale alla vita dei figli di Dio. |
Rego Barcena | 3 |
J582 | Profili giuridici della liturgia della Chiesa Si studia la dimensione di giustizia insita nella stessa liturgia ecclesiale. Dopo un panorama storico-dottrinale e una presentazione delle basi ecclesiologiche, si analizzano i rapporti e i beni giuridici intraecclesiali riguardanti la liturgia, nonché le fonti della configurazione, della promozione e della tutela di ciò che è giusto nella liturgia. Particolare attenzione viene data alle questioni sorte nell’applicazione della riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II. |
del Pozzo | 3 |
J592 | Inculturazione, adattamento e traduzione Saranno approfonditi i principi teologici concernenti le questioni di fede e inculturazione in campo liturgico. L’inculturazione, ossia il lavoro di radicare la liturgia nelle differenti culture, era prevista nella Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, dove si indicava anche la procedura da seguire da parte delle Conferenze Episcopali. Saranno considerate perciò le istruzioni relative all’applicazione della suddetta Costituzione conciliare, specialmente Varietates legitimae (1994), e gli adattamenti già previsti nei libri liturgici. Saranno inoltre studiati i vari modi per radicare la liturgia nelle diverse culture. Tenendo presente che la traduzione costituisce il primo momento di un processo di inculturazione liturgica e di adattamento, di particolare interesse sarà lo studio della istruzione Liturgia mauthenticam (2001) riguardante la questione delle traduzioni liturgiche. |
Boquiren Estacio | 3 |
J712 | L'economia sacramentale Nella liturgia, la Chiesa celebra il mistero di Cristo, rivelato e realizzato nella storia secondo un piano, una «disposizione» che la tradizione teologica chiamerà «l'economia della salvezza». Questo piano divino trova il suo centro nella Pasqua del Signore. Dopo gli eventi pasquali, Cristo vive e agisce nella sua Chiesa in una maniera nuova, propria di questo tempo nuovo. Egli agisce per mezzo dei sacramenti; attraverso ciò che la tradizione comune dell'Oriente e dell'Occidente chiama «l'economia sacramentale»: la comunicazione («dispensazione») del mistero pasquale nelle celebrazioni della liturgia «sacramentale». |
Díaz Dorronsoro | 3 |
J072 | Storia e teologia dei riti del sacramento dell'Ordine Il corso promuove lo studio del libro De Ordinatione dell’attuale Pontificale Romano, esaminato alla luce della liturgia dell’ordinazione nella storia, per scoprire la teologia liturgica del sacramento dell’Ordine a partire dai Praenotanda e dai diversi elementi dell’ordinazione del Vescovo, dei Presbiteri e dei Diaconi. |
García-Macías | 3 |
J722 | Ermeneutica e Liturgia Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti essenziali per lo studio e l’analisi dei formulari liturgici. Sacra Scrittura e Liturgia sono gli elementi costanti su cui si modula la vita di ogni comunità cristiana sia per l’intimo e profondo rapporto che le lega reciprocamente, sia perché all’interno di ogni celebrazione si crea un circolo ermeneutico tra Bibbia ed Eucologia. La prima parte del corso è dedicata allo studio dei testi eucologici; verranno forniti elementi metodologici per la comprensione dei singoli testi a partire dalle loro fonti, dalla loro storia e dalla forma in cui si presentano. La seconda parte del corso è dedicata allo studio dei formulari scritturistici delle celebrazioni; dalla formazione dei lezionari allo studio delle pericopi proposte per le diverse celebrazioni. Si cercherà di mostrare in che modo interagiscono tra loro testi eucologici e pericopi scritturistiche, in modo da giungere ad una comprensione teologica del formulario liturgico nel suo complesso. In questo processo sarà indispensabile l’uso di nuove tecnologie applicate ai testi eucologici e scritturistici. |
Zaccaria | 3 |
J662 | L'iniziazione cristiana Il corso studia la teologia liturgica dei sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Data l'estensione della teologia relativa all'Eucaristia, il corso si focalizza sul Battesimo e sulla Confermazione. Partendo dalla teologia di riferimento offerta dai Prænotanda dei libri liturgici, si studia dapprima la struttura dell’iniziazione cristiana nella storia, per poi affrontare la teologia dei riti nel percorso dell’Iniziazione cristiana degli adulti, nella celebrazione del Battesimo dei bambini ed infine nella celebrazione della Confermazione separata dal Battesimo. |
Rio García | 3 |
L102 | La struttura della celebrazione della penitenza nella storia L'origine del sacramento della penitenza nella testimonianza della Sacra Scrittura. La penitenza post-battesimale nell'epoca dei Padri. Teologia e prassi della penitenza nel Medioevo. Il sacramento della penitenza nel periodo della Riforma. La celebrazione del sacramento della penitenza nell'Età Moderna e Contemporanea: problemi e prospettive. |
Gutiérrez Martín | 3 |
Q623 | Movimenti ecclesiali nella Chiesa |
Goyret - Rio García - Vigo - Lisiero | 3 |
N011 | Corso di archeologia a Gerusalemme |
6 | |
S522 | La Croce nella celebrazione: via veritatis e via pulchritudinis La croce è un segno di salvezza? È segno di vita? O, semplicemente, è segno-ricordo vivo della passione-morte di Cristo? Durante il seminario proveremo a rispondere a queste domande percorrendo due vie possibili: la via della verità (attraverso le Sacre Scritture e i Padri) e la via della bellezza (attraverso l’arte). Lungo il cammino incroceremo anche la via della liturgia (gli usi della comunità credente). Il tutto per comprendere l’eloquenza della presenza silente della croce nella celebrazione liturgica della Chiesa. |
Falanga | 3 |
S515 | Organizzazione e gestione di un ufficio liturgico diocesano Il seminario, a partire dalla ricezione degli orientamenti magisteriali e dall’ascolto di alcune “buone pratiche”, intende puntualizzare la fisionomia istituzionale che l’ufficio liturgico diocesano è chiamato ad assumere nell’ambito della Chiesa particolare. Si tenterà di delineare i settori di competenza tradizionali (redazione dei “Propri diocesani”; pastorale liturgica; canto e musica, arte) precisando gli obiettivi, gli strumenti e le risorse, nell’orizzonte delle nuove sfide poste da una pastorale integrata volta a rinsaldare sinergie con gli altri organismi ecclesiali. |
Giardina | 3 |
S563 | Musica e Liturgia Il seminario ha l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva di tutti gli aspetti relativi al canto gregoriano, “canto proprio delle liturgia romana” (SC 116), analizzandone gli sviluppi storici -almeno nei periodi cruciali di evoluzione-, studiandone la struttura e le caratteristiche morfologiche principali (declamazione, testi, modalità) e, dopo la disamina dei vari generi e stili, vederne l’influsso diretto nella e per la liturgia, di cui costituisce “parte necessaria ed integrante” (ivi 112), anche alla luce dei documenti magisteriali. Un approccio vivo e diretto, dunque, a questo repertorio spesso poco conosciuto e incompreso, per trarne gli elementi di un’efficace e critica conoscenza, al servizio della Chiesa. Completeranno le lezioni alcune esercitazioni di canto corale in cui, senza la pretesa di elevati risultati tecnici, si vuole trasmettere l’intima essenza della spiritualità di questo repertorio bimillenario. |
Bacchiega | 3 |