¡La universidad no se detiene! Didáctica y smarworking en tiempos de Covid-19
Dalla Teologia Sacramentaria all’Ecclesiologia, dalla Dottrina sociale della Chiesa al Diritto Canonico Orientale e matrimoniale, senza tralasciare l’Antropologia, l’Etica, la Metafisica o ancora il Fotogiornalismo, la Comunicazione audiovisiva e il Media training. Sono ormai centinaia le ore di lezioni (qui ne abbiamo elencate alcune) in diretta streaming che la Pontificia Università della Santa Croce, come altre istituzioni universitarie, ha continuato a offrire ai suoi mille studenti di 85 Paesi nelle ultime settimane, nonostante la chiusura delle proprie sedi a seguito dell’emergenza sanitaria internazionale legata al Covid-19.
Sin dalla prima settimana di marzo ci si è attivati per dare seguito alla didattica in forme alternative a quella presenziale, usufruendo delle più comuni piattaforme social per la condivisione delle lezioni, privilegiando quegli strumenti che permettessero anche una interazione con gli studenti, ad esempio mediante l’uso della video-conferenza e la chat. “L’Ufficio informatico, con il coordinamento del Vicerettore Accademico, ha provveduto in poco tempo a fornire supporto sia tecnico che informativo sull’utilizzo degli strumenti multimediali, da affiancare alla piattaforma didattica già in uso da diversi anni nell’Università”, osserva il Rettore, Luis Navarro.
Il personale docente ha dunque reimpostato i programmi delle lezioni secondo la nuova modalità, nella maggior parte dei casi sostituendo la lezione presenziale con una diretta live streaming nelle stesse ore del calendario accademico settimanale. In altri casi si sono realizzate registrazioni video condivise sulla piattaforma didattica, oppure suggerite specifiche letture di approfondimento ed elaborati. “Dall’inizio lo scopo condiviso è stato quello di portare a termine l’anno accademico secondo il calendario previsto”, aggiunge Navarro.
Uguale sforzo viene compiuto anche dal personale tecnico-amministrativo, che in molte delle posizioni è stato collocato in lavoro agile da casa, consentendo così il proseguimento delle ordinarie attività dell’Università non strettamente legate alla didattica, seppure ad essa funzionali.
Evidentemente, si sono dovuti sospendere tutti gli altri tipi di eventi già programmati, tra cui congressi internazionali, giornate di studio, seminari per professori e discussioni di tesi, che saranno recuperati con nuove date appena sarà consentito.
“Non è facile lo studio a distanza… ci manca quella presenza dei professori e dei colleghi, e ciò richiede anche sforzo e disciplina – ha confidato all’inizio dell’emergenza Lilian Costa, studentessa brasiliana iscritta al primo anno della Licenza in Teologia –. Tuttavia, ci è data l’opportunità di offrire questi piccoli sacrifici al Signore, già che siamo in Quaresima. Nella lieta attesa della Pasqua e della fine di questa quarantena!”.
Nella lettera inviata a docenti, studenti e personale amministrativo per le imminenti festività pasquali, il Rettore Luis Navarro ha ricordato come l’Anno accademico rimarrà per tutti “fortemente segnato”. Eppure “fin dall’inizio di questa crisi la nostra reazione è stata quella di continuare, con tutti i mezzi e con tanto sforzo, l’insegnamento in altre modalità. Non ci siamo arresi dinanzi alle difficoltà”.
Ha dunque invitato tutti a cogliere questo particolare periodo dell’anno come ulteriore occasione “per riempirci di Speranza in questi momenti di sofferenza di tutti, e dare peso a quanto di importante c’è nella vita”.
Infine, ha chiesto una preghiera speciale per alcuni membri della comunità accademica che risultano adesso ammalati, così come per quanti si prendono cura dei sofferenti, dei loro familiari e per tutti i defunti: “li affidiamo a Dio, per intercessione della Madonna Addolorata”.